Ecco il programma della community 50vite

New Normal famigliare (12-18 Giugno)

Da anni la famiglia sta vivendo una fase di profonda trasformazione, con una progressiva individualizzazione dei nuclei familiari (nuclei più ristretti, maggiore autonomia dei membri, ecc.). In questi mesi smart schooling e smartworking hanno imposto un ripensamento delle routine familiari, del modo di vivere la casa, dei rapporti con i figli e con il partner, della gestione degli anziani. Le circostanze hanno forzato una rinnovata coesione e condivisione della vita quotidiana. Come si conciliano e come impattano questi cambiamenti sul sempre maggiore desiderio di autonomia dei membri della famiglia?

Ridefinire il concetto di lavoro (19-25 Giugno)

Già da tempo molte grandi aziende stanno introducendo diversi cambiamenti nella quotidianità dei dipendenti (addio alle scrivanie personali, smartworking, focus su risultati, ecc.). Queste innovazioni sono la materializzazione in ambito aziendale di alcuni vettori socio culturali in fase di diffusione: de-enfatizzazione dell’ autorità e della gerarchia, maggiore autonomia del singolo, flessibilità, importanza dell’autorealizzazione, appartenenze plurali. L’esperienza Covid ha accelerato drasticamente il cambiamento lungo queste direttrici. Un numero significativo di persone ha iniziato a lavorare in modo nuovo e a vivere il lavoro in maniera diversa. Il concetto stesso di lavoro è in fase di ridefinizione: qualunque cosa stia diventando, non sarà uguale a prima. Che nuovi significati assumerà nel prossimo futuro?

Percezione e narrazione della metamorfosi in atto (26 Giugno- 2 Luglio)

Il mondo sta cambiando rapidamente. Al cambiamento radicale del contesto fanno eco nuovi valori e nuove sensibilità, come la richiesta di potenziamento e l’apertura alla connessione con gli altri. La percezione di questo cambiamento esterno ed interno non è scontata. Viviamo immersi nel flusso e non risulta semplice accorgersi in che direzione si stia andando. L’irrompere del Covid ha mescolato ulteriormente le carte: alcune precedenti direttrici di trasformazione sono inibite, altre accelerate. Per fare chiarezza ci interessa indagare come le persone raccontano il cambiamento che stanno vivendo. Quali storie? Quali narrazioni? Quali pattern ricorrenti?

Esperienza Onlife (3-9 Luglio)

L’online è entrato definitivamente nelle vite delle persone rendendo fuorviante e inattuale la distinzione tra online e offline: la nozione stessa di esperienza cambia. Non c’è più soluzione di continuità tra esperienza sulla rete ed esperienza in presenza. Le conseguenze sono trasversali e di ampia portata. E’ possibile delinearne alcune a livello generale: cambia la definizione di socialità, cresce la disintermediazione, cambiano le gerarchie. Ve ne sono di nuove? Come si concretizzeranno nello specifico?

Potenziamento e vulnerabilità del corpo (10-16 Luglio)

Prima del Covid ci stavamo allenando per diventare semidei. In forma, belli, attenti alla salute, sempre più in controllo dei propri parametri vitali e con l’ambizione di rimanere performanti fino alla quarta età. Ora però ci siamo scoperti più vulnerabili di quanto pensassimo. Il desiderio di potenziamento del corpo continua a strutturare le nostre aspettative, ma ci sentiamo meno sicuri e abbiamo più paura. Si genera così una tensione tra desideri e timori che porta a nuove domande e a nuovi bisogni in termini di salute e benessere psicofisico.

New food customer experience (17-23 luglio)

In questi mesi l’esperienza del cibo è cambiata radicalmente. E’ cambiato il modo di fare la spesa: per alcuni l’esperienza è stata come andare in trincea, altri hanno riscoperto la comodità dei piccoli negozi di vicinato, altri ancora si sono abituati alle modalità di ordine online e al food delivery. E’ cambiata anche la modalità di fruizione dei pasti, con un forzato abbandono dei consumi fuori casa, un ritorno al fatto in casa e una maggiore condivisione famigliare. In alcuni casi questi cambiamenti collidono con i trend pre Covid (es. consumi fuori casa). In altri casi accelerano processi già in atto (es. delivey). Qualunque sia il segno di questi cambiamenti, stiamo vivendo un momento in cui si strutturano nuove aspettative a livello di esperienza di spesa e di consumo dei pasti.

Immersione ed emersione mediatica (24-30 Luglio)

L’impennata dei consumi mediatici in fase di lockdown è stata una grande occasione di studio. Ha certificato l’irreversibilità di alcuni processi (fruizione multipiattaforma, crescita on demand ecc.), ha introdotto elementi di novità (uso di media e social network come luoghi di fruizione culturale, ascolto partecipato,..) ed ha gettato chiaramente luce su fenomeni ormai di ampia portata come il gaming. Ora che la reclusione forzata è alle spalle cosa ci porteremo dietro?

Proteggersi in un mondo globale, instabile, online (4-10 Settembre)

Gli eventi di questi mesi acuiccono la percezione di rischi rimasti sottotraccia negli anni precedenti. Le persone sono consapevoli che in mondo sempre più connesso i cedimenti sistemici, strutturali non sono un’ipotesi remota. La precarietà e l’instabilità lavorativa ed esistenziale è una prospettiva che riguarda tutti, non solo i più giovani o i meno fortunati. Le modalità di interazione non possono più prescindere dall’online, ma allo stesso tempo le istanze di consulenza e supporto sono più forti che mai.

Verso una nuova mobilità? (11-17 Settembre)

Negli anni scorsi il mondo della mobilità ha subito cambiamenti importanti: il numero di viaggi e spostamenti è cresciuto in maniera sensibile, la mobilità quotidiana è stata fortemente influenzata dal paradigma dell’accesso e della sharing economy, il tema della sostenibilità ambientale ha orientato comportamenti e innovazioni. In questi mesi lo scenario è inevitabilmente cambiato: si limitano gli spostamenti, si cercano alternative ai mezzi ad alta intensità, si privilegiano i mezzi di proprietà. Si tratta di fenomeni effimeri che scompariranno dopo il termine dell’emergenza sanitaria? Oppure cambieranno in modo permanente frequenza e modalità dei nostri spostamenti?

Che paese uscirà dalla crisi? (18-24 Settembre)

In passato diversi rapporti e studi sulla situazione economica, politica e sociale del paese presentavano l’Italia come una nazione ad un bivio. Alcuni, con tono più cupo, la vedevano come sull’orlo del baratro. E’ indubbio che questi mesi abbiano comportato una importante discontinuità, un salto, uno iato che ora impone una svolta. Anche nell’opinione pubblica è diffusa la richiesta di «non tornare come prima» ma di cogliere questo evento come un’opportunità per cambiare. Succederà davvero? Passata la nottata ci sveglieremo come un paese diverso? In quale direzione vorremmo cambiare?